Pubblicazione del libro “Qualcuno ci penserà”

Pubblicato da il 1 gennaio 2021

Copertina Libro Qualcuno ci penserà Primo Francescotti

Copertina Libro Qualcuno ci penserà Primo Francescotti

 

 

Ho sempre provato un certo imbarazzo ad esporre idee che comunque toccano aspetti personali.
Sono ora prevalse emozioni che attengono sotto alcuni profili, alle “cose che contano”, riferibili a vicende “corali” a fatti, episodi, accadimenti, umanamente significativi: è un bilancio di eventi, una storia anche di un lontano passato, di affetti e di emozioni, ad un certo punto inevitabile; c’è qualcosa che mi tengo dentro da lungo tempo e che voglio rendere pubblico, condividere.

E’ maturata la mia personale consapevolezza, una sorta di impulso morale, in un certo senso si è dipanata una matassa di valori propri di chi scrive e delle varie persone, animatrici della storia stessa.

La storia dal titolo “Qualcuno ci penserà” inizia nel 1906 (anno dell’emigrazione negli U.S.A. di mio nonno paterno, del quale porto il nome: Primo, già minatore diciottenne in Pennsylvenia) continua con il rimpatrio nel 1915, le nozze nel 1919 con mia nonna Luigia (Gigia) Gandini, figura dell’emancipazione femminile ante litteram per la sua intera vita.

Spartiacque della narrazione è l’assassinio di suo marito, mio nonno, Primo Francescotti, da parte dello squadrismo fascista domenica 1° maggio 1921 (con altro giovane Andrea Stefano Barilli, anch’egli vittima innocente, ucciso con colpi d’arma da fuoco, da parte dei fascisti).

E’ riprodotta integralmente, nel volume, la sentenza della Corte d’Assise di Reggio Emilia del febbraio 1922, che in epoca di consolidato dispotismo del potere fascista, mandò assolti coloro che, in folto gruppo, arrivati da Reggio Emilia a Cavriago, spararono sulla folla.

Sono peraltro e pure rilevanti e, ritengo, di impatto emotivo le altre ampie parti dell’opera, con al centro mia nonna stessa, la mia famiglia e le persone che appartengono a questa storia dal 1906 al 1964 (lungo periodo cui il libro essenzialmente si riferisce, con intrinseca partecipazione, suggestione e narrazione dal passato, di fatti veri, con qualche limitato accenno a eventi rilevanti successivi, autobiografici)…

Primo Francescotti